lunedì 6 gennaio 2014

Qualcuno è passato qui...



Questa mattina è successa una cosa strana...

 



 


Cara Mimi, io son la Befana,
una vecchina arzilla e un po' strana
che arriva volando il 6 di gennaio
portandosi dietro un grosso bagaglio.
Di anno in anno il mio compito è quello
di alleggerire il pesante fardello
di Babbo Natale, portando ai bambini
dolciumi, dolcetti, calzette e calzini.
Un tempo lasciavo anche qualche carbone
nelle case delle persone,
perché quel carbone allora si usava
per stufe e camini e le case scaldava.
Ma oggi ci sono i termosifoni
e i bimbi e le bimbe son sempre più buoni,
così ho alleggerito il sacco e la scopa
per le consegne da fare in Europa.
perciò, cara Mimi, sii allegra e sii buona,
aiuta e difendi la tua piccolona
e quando ti assale, tremenda, la rabbia,
fai presto a rinchiuderla nella sua gabbia.
Le principesse di oggi e di ieri
fanno bei sogni e han buoni pensieri,
hanno il pigiama per andare a letto,
sfilano l'abito, le calze e il corsetto,
e le pantofole se non sono ad un ballo
son più comode, credi, delle scarpe di cristallo.
E tu, principessa, pirata o ingegnera,
togli le scarpe di vernice la sera,
indossa il pigiama e infila i calzini,
non fare capricci né pianterellini.
Sul lago coi cigni potrai ancor danzare
se i piedi di notte li fai riposare.

Tua Befana

PS. Lasciate troppi calzini in giro:
siate ordinati, oppure mi adiro!



Non so come sia stato, ma suppongo si sia trattato di una visita nottambula.
Io non c'ero e se c'ero dormivo.
So solo che anche nella casa della mia gioventù, questa Befana soleva lasciare lettere in rima.
Si sarà ricordata dei bei vecchi tempi e le sarà presa così, di getto, di recuperare questa specie di tradizione. Oppure se la sarà pensata prima, mentre spingeva un ipotetico passeggino, rincasando, dopo essersi procurata l'agognato librino sonoro del Lago dei cigni, e se la sarà tenuta in mente tutto questo tempo, quella lettera sibillina, prima di riversarla su carta, alzandosi, come ogni mattina assai prima dell'alba. Chissà.
Com'è come non è, dev'essere una maniaca dell'ordine, oltre che dei calzini, a giudicare da come ce li ha piazzati tutti lì, in bella vista, quelli che avevamo lasciato sparsi per casa.
Una cosa è certa: mi sono divertita un casino!
Ora finalmente ho la risposta: ecco cos'era che spingeva la vecchia Bafana a farsi quelle levatacce notturne trasformando la cucina in uno stenditoio di calze ripiene!

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