giovedì 12 giugno 2014

Incipit glorioso.

Un piccolo passo per l'uomo...
Ecco. Forse ora mi è un poco più chiaro cosa dev'esser stato per Armstrong e compagni (Neil, non Louis: vai alla pagina di wikipedia per disambiguazione) metter piede per la prima volta su quel suolo mai contaminato prima da orma di piede umano.
Nessuna traccia, nessuna direzione, nessun termine di riferimento, nessun niente di niente per poter dire: "Ecco, qui è dove..."
Qui è il nulla. Qui è l'origine. Qui è tutto ancora da fare.
Tanto è vero che dopo quella famosa passeggiata, il grande passo dell'Umanità, non mi pare che della luna se ne sia fatto poi molto.
Niente coltivazioni in serra, niente coloni pionieri, niente autostrade, niente gite di ricchi rampolli in moon-boots, niente parchi a tema.
Uno spreco totale.
Tutto inutile.


Insomma. Lo sforzo principale è stato fatto. Mi è costato una fatica che voi, laggiù, seduti comodamente sulle vostre poltrone da ufficio girevoli, o scomodamente sulla sedia della cucina impagliata a guardare il mio epico sbarco lunare, nemmeno potete immaginare.
La pagina bianca, crateri inesplorati, l'assenza di gravità da capogiro di un piccolo blog satellite appena nato, nessuna traccia precedentemente impressa nella materia narrativa da poter seguire, come linea guida, e la sensazione di trovarmi anni luce lontana dal mio mondo.

La decisione di trasferirmi, armi e bagagli è stata progressiva, e incidentale.
Una lunga pausa non prevista nei miei aggiornamenti di bordo me ne ha offerto l'occasione. Oggi fanno quasi due mesi dall'ultimo post, infatti smaccatamente primaverile, e adesso regna già l'afa di inizio estate, e il pensiero corre rapido a cose come la chiusura della scuola, la festa patronale qui nella città palustre, il compleanno della mia Grande con festa annessa da organizzare e magone a mille, le dichiarazioni dei redditi e affini...
A giugno scadono e si rinnovano un sacco di cose: l'assicurazione del'auto, e la revisione, i termini per la presentazione dell'Unico, scade l'anno scolastico e il latte in frigo ora che in casa non c'è nessuno che lo beve.
Ho lasciato scadere anche il tempo del mio vecchio blog.
Siccome questo è un blog appena nato immagino che i pochi che mi seguiranno in questi primi attimi di delirio verbale, siano i superstiti che mi trascino da lì.
Per chi invece fosse incappato nelle maglie della mia rete virtuale per fortuita congiunzione degli eventi, niente paura.
Lo smarrimento da pagina bianca è stato tanto forte che dopo varie tergiversazioni non ho potuto fare a meno di tirarmi dietro tutta la zavorra dei miei vecchi post.
Inauguro quindi questo blog tenendomi ben ancorata alla vecchia me, a tutte quelle che sono stata e che ho raccontato qui, che credevo di potermi finalmente scrollare di dosso con pochi semplici click, ma che in fondo non sono ancora pronta per abbandonare.
Ogni nuovo inizio è un po' come un parto, e credetemi se lo dice una che ci è passata per ben due volte.
Volevo iniziare con un post qualsiasi, come se nulla fosse, ma poi mi è parso giusto piantare la mia bandierina su questo suolo inviolato, fare il punto, marcare il nuovo inizio e sigillare così l'immotivato silenzio.

Anche la luna, quando si dice che è nuova, non si vede.

Speriamo che questo post non rimanga il primo e unico passo, come è accaduto all'uomo sulla luna.



6 commenti:

  1. Buona nuova avventura bloggistica!Ti continuo a seguire anche qui grazie x la dritta del nuovo blog

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    1. Grazie a tutti voi che avete avuto la pazienza e l'affetto per seguirmi anche qui.
      Credo che ogni tanto bisogna dare alle persone anche l'occasione di "scollarsi". Molti dei miei vecchi "followers" lo erano ormai solo di nome,e non me ne faccio molto dei numeri, preferisco la partecipazione effettiva, se pure in incognito.
      Grazie davvero

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  2. È da quando hai scritto il primo post che cerco di commentarti ma blogspot mi rimbalza. Mi viene il dubbio: non è che mi fa mobbing perché io sono wordpress?mhm...nel frattempo, volevo solo dirti tre cosine: evvai che sei tornata & ci sei mancata & bello il nuovo nome! Bacio

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    1. Guarda, da quando ho fatto il trasloco non funziona benissimo neanche a me. Il mio dubbio è che stia iniziando a collassare e che prima o poi toccherà (ri)migrare su wordpress anche a me (non che non ci abbia già provato... ma il mio primo tentativo su quella piattaforma è fallito miseramente dopo un mese di approcci e corteggiamenti molto impacciati)

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  3. Quando ho letto sull'altro blog che avevi traslocato, infatti credevo di trovarti su wordpress. Blogspot è una tale rogna, anche per riuscire a commentare!!!!

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    1. L'idea era infatti quella di trasferirmi di là... Guarda, se cerchi trovi ancora il mio aborto di blog. Sarà pure una lagna, ma io non son capace a usare altro. E non ho molto tempo da dedicare ad un corso di autoapprendimento infomratico. E poi ho provato ad importare i miei vecchi post ma il file è risultato troppo grande e non me la son sentita di abbandonare tutto il materiale pregresso (sono un'inguaribile nostalgica in fondo!)

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