Siamo state molto occupate, di recente.
Abbiamo viaggiato, molti chilometri di strada lasciandoci dietro la città nota, gli amici di scuola, le giornate di routine consolidata e rassicurante.
Siamo arrivate nella città delle origini, cose da sistemare, appuntamenti da fissare e faccende da sbrigare, nonne zii e cugini, una casa che non è la nostra, un prato appena fuori dal cancello, che dichiara primavera aperta, primavera imperiosa e ruggente.
Sono loro, le messaggere, le portavoci, profetesse di un felice annuncio.